Intervista via Skype. Click. Claudia Spreafico è abituata. La Rete è la sua passione, l’uso del pc un divertimento. Al punto da farne una professione. Lei è una web coach: “Insegno a usare la Rete ai non addetti ai lavori – spiega – offro un servizio di consulenza sull’uso di internet sia alle aziende che ai privati”.
Un lavoro “inventato” per caso e per il quale ha lasciato un posto di brand manager in azienda. “Ho ricevuto il primo Mac a cinque anni, sono cresciuta in una famiglia tecnologica: in casa siamo in quattro e abbiamo nove computer. Negli anni ’90, quando internet era ancora agli albori, io ero l’unica fra i ragazzini della mia età a navigare online” racconta la ventottenne di Lecco.
“Così, da autodidatta, sono diventata la saputella del gruppo: gli amici mi chiedevano consigli sull’uso di e-Bay, i parenti mi commissionavano la ricerca di un viaggio online, alcuni colleghi di mio padre volevano che dessi un’occhiata al loro sito”.
Poi la svolta. Dopo la laurea in comunicazione e un lavoro nell’ambito del management artistico, Claudia trova per caso un volantino in cui un ragazzo si propone come tecnico informatico.
“È stata un’illuminazione! Ho pensato che se dovessi creare io un volantino, punterei proprio su quello che so fare di più: usare internet”. E così è stato. Claudia si improvvisa imprenditrice di se stessa e oggi lavora come personal web coach in doppia veste: lezioni e insegnamenti per privati che vogliono imparare a navigare in Rete con più agilità, e consulenza con taglio business per le aziende.
“I privati che hanno bisogno di web coaching sono in genere over 40 che chiedono delucidazioni su facebook, twitter e youtube. Ma non mancano i pensionati desiderosi di imparare a usare Paypal e pagare le bollette senza uscire di casa. La prima lezione, però, è sull’uso di Skype perché permette a entrambi di lavorare da casa”.
Più complessa la consulenza per le aziende: “In questo caso mi pongo come figura di intermediazione con le web agency per ottimizzare la presenza del brand online: in pratica, sono una regista dell’immagine web aziendale. Cosa di non poco conto, se teniamo presente che, secondo gli ultimi studi, il 2012 sarà l’anno in cui sempre più aziende punteranno su facebook come strumento di crescita”.
E lo stipendio? “Al momento ho puntato più sulla passione che su una fonte di guadagno. Ai privati, per mezz’ora di consulenza, chiedo intorno ai 30 euro; con le aziende per un pacchetto base (creazione di una pagina web aziendale, ottimizzazione a livello di business, piano editoriale) guadagno 400-450 euro, ai quali si aggiungono gli extra dei servizi aggiuntivi, come pagina fan e promozione su blog e forum.
L’importante è farsi conoscere: io sono passata dai coupon al passaparola e al sito internet. Con 4-5 clienti lo stipendio del mese è assicurato. Ma per emergere nel settore è fondamentale l’aggiornamento costante, la passione e l’esperienza sul campo”.
Claudia però non si accontenta. “Mi piace stare con il piede in dieci scarpe. Così ho rispolverato la laurea in comunicazione e, nei ritagli di tempo, mi occupo di sceneggiati e scrittura per la tv”. Anche lei, dunque, sembra contraria al posto fisso, sulla scia tracciata dal premier Monti.
“L’ho cercato subito dopo la laurea, l’ho trovato ma l’ho lasciato per seguire una passione. Non so se sia giusto o sbagliato considerare monotono un posto di lavoro, so però che se la mia generazione non imparerà a osare mettendosi in gioco e puntando su se stessi, non andrà da nessuna parte”.

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