Per vivere una vita felice e appagante non abbiamo necessariamente bisogno degli altri.
Troppo spesso facciamo dipendere dagli altri la nostra felicità, i nostri successi, la nostra serenità, la nostra stessa vita.
Siamo convinti che per vivere felici abbiamo necessariamente bisogno degli altri: ma è proprio questo il nostro limite, è il motivo dei nostri insuccessi e della nostra infelicità.
ATTENZIONE: ciò non significa che dobbiamo fare a meno delle persone che amiamo o che dobbiamo isolarci da tutto e tutti, ma dobbiamo sforzarci di ridimensionare i nostri legami e rapporti affettivi, cercare di vederli per ciò che sono realmente e non far dipendere esclusivamente da essi la nostra esistenza.
Dipendere dagli altri, da ciò che chi ci sta intorno pensa di noi, dalle decisioni, dai giudizi e opinioni di chi ci circonda non potrà aiutarci a vivere serenamente poichè non saremo più padroni delle nostre azioni: dipendere dagli altri significa affidare lasciare le redini della nostra vita e perdere il controllo di noi stessi, lasciare i nostri sentimenti e stati d’animo in balìa degli umori di altre persone.
Ma non siamo forse noi stessi la persona che dobbiamo essere capaci di amare di più nella nostra vita?
E allora come possiamo lasciare che altri decidano per noi, come possiamo permettere che ciò che gli altri pensano siano più importante di ciò che noi pensiamo e proviamo?
Spesso chi non riesce a superare la dipendenza dagli altri vive in una perenne insicurezza, fatta di umori altalenanti e sconforto: il problema alla base è sicuramente una scarsa autostima e fiducia in se stessi.
Come imparare a fare a meno e non dipendere dagli altri?
Il primo passo è sicuramente quello di liberarci delle credenze che ci limitano: una di queste è la convinzione di avere bisogno dell’amore degli altri per essere felici, in realtà l’amore vero è quello che non si nutre del bisogno e il sentimento che dobbiamo imparare ad alimentare è quello per noi stessi.
Le certezze che cerchiamo, la felicità che pretendiamo che gli altri ci diano dobbiamo essere in grado di ricercarla in noi stessi, creandoci i nostri valori, le nostre sicurezze, la nostra sfera di principi che nessuno potrò intaccare, qualsiasi cosa accada.
Non possiamo colpevolizzare gli altri perchè ci fanno soffrire, non possiamo nemmeno affidarci ai loro giudizi legando i nostri stati d’animo a quello che gli altri pensano di noi, il motivo è molto semplice: le altre persone esprimono i loro giudizi sempre sulla base del LORO sistema di credenze, delle loro esperienze e convinzioni che non possono coincidere sempre con le nostre, dunque non possiamo pretendere che il loro modo di pensare sia identico al nostro. Dobbiamo imparare ad accettare la diversità e a convivere con le critiche.
Imparare a non dipendere dagli altri è il passo più importante che possiamo fare verso la nostra felicità, ma soprattutto verso la conquista dell’amore vero, quello per noi stessi.
Silvia Busanca
Articolo molto istruttivo…
Grazie, fa sempre piacere ricevere degli apprezzamenti.
Il nostro obiettivo è proprio questo: offrire contenuti di qualità che possano essere d'aiuto e possano in qualche modo suscitare l'interesse e la curiosità di chi legge.
Molto interessante anche perché è qualcosa che ho sempre riflettuto ed è da anni che cerco di lavorare su me stessa, grazie, Daniela
Grazie a te,
Buona giornata
Daniela
Salve, trovo molto interessante questa tesi ma non ho capito una cosa, non dipendere dagli altri vuol dire che si può anche non rispettare l’ altro? cioè essere egoisti fregandosene se si giocherà sporco contro un caro amico tradendo l’amicizia di anni o l’amore di altre persone care non curandosi di quello che ci capiterà?
Ciao Cristiano e grazie per il tuo commento.
Non è proprio così. Nell’articolo non si vuol passare il messaggio che bisogna non rispettare l’altro (o gli altri). Anzi, tutto l’opposto. E attenzione a quando si parla di egoismo. Pensare a te stesso non vuol dire essere egoista. Prima di pensare agli altri dobbiamo necessariamente pensare a noi stessi, non possiamo aiutare gli altri altrimenti.
Il messaggio che vuol far passare questo articolo è che non dobbiamo dipendere dalle considerazioni degli altri. Molte volte vogliamo necessariamente l’approvazione degli altri. Talune volte invece per non offendere diciamo di essere d’accordo con la loro opinione. Diventiamo dipendenti della loro considerazione, giusta o sbagliata che sia. E questo è un errore grandissimo. Perché non c’è un giusto o sbagliato oggettivo.
Non dobbiamo fregarcene, dobbiamo comprendere. Comprendere non vuol dire essere d’accordo o in disaccordo. Comprendere va al di là delle parole utilizzate. Vuol dire capire l’altra persona e riuscire a provare ciò che l’altro prova.
Non bisogna tradire gli amici, bisogna avere il coraggio di parlare dicendo ciò che pensiamo, anche se questo potrà ferire. E allo stesso tempo aiutare, senza però intervenire la dove non è compito nostro.
Ognuno deve imparare la lezione spirituale che c’è dietro ogni esperienza, sia buona o cattiva. Nessuno ci da il diritto di negare all’altro di fare quell’esperienza, e di crescere.
Spero ti sia utile questa mia risposta e, se hai necessità di parlarne e vuoi approfondire, rispondi tranquillamente a questo commento.
Buona vita
Piergiorgio Carlini