I Greci videro nell’amore (eros) una forza unitiva e armonizzatrice e la intesero sul fondamento dell’ amore sessuale, della concordia politica e dell’ amicizia.
Secondo Aristotele, furono Esiodo e Parmenide a suggerire che l’ amore è la forza che muove le cose e le mantiene insieme.
Empedocle riconobbe in esso il principio che tiene uniti i quattro elementi e identificò il regno di Eros nello Sfero.
Ma la più organica trattazione filosofica dell’ amore proviene da Platone, il quale, nel Convito, ha generalizzato e sublimato, in senso metafisico, i caratteri dell’ amore sessuale. In primo luogo, secondo Platone, l’ amore è mancanza, insufficienza, bisogno e, nello stesso tempo, desiderio di acquistare e conservare ciò che non si ha.
In secondo luogo, l’ amore si dirige verso la Bellezza, la quale non è altro che l’ annuncio e l’ apparenza del bene, ed è quindi desiderio del bene.Come tale, l’ amore ha una caratteristica natura mediana, poiché da un lato non ha la bellezza ed il bene (e in ciò sta la sua carenza), ma dall’altro lato li desidera (e in ciò risiede la sua nobiltà). Tant’è vero che il mito lo dice figlio dell’ Abbondanza (Poros) e di Povertà (Penia), e quindi a metà strada fra la sapienza e l’ ignoranza.
In terzo luogo, l’ amore, come dimostra l’ istinto della procreazione, è desiderio di vincere la morte e di lasciare dopo di noi esseri che ci assomigliano.
In quarto luogo, Platone distingue tante forme dell’ amore quante sono le forme del bello (e del bene), secondo una scala gerarchica che va dall’amore per la bellezza dell’anima, dall’amore per la bellezza delle istituzioni e delle leggi all’amore per la bellezza delle scienze, sino all’amore per la bellezza in sé, cioè a quell’ amore più alto di tutti che è l’ amore per il sapere supremo della filosofia.
Di questi argomenti si occupa anche Fedro, il quale mostra la via attraverso cui l’ amore, da delirio dei sensi, diviene, nei suoi gradi più alti, amore filosofico, cioè dialettica.
“Il senso dello’ amore si scopre vivendo,
il senso della vita si scopre amando”.
(Stephan Tanasescu Morelli)
Daniela Deligia