Se siete nuovamente qui a leggere, sicuramente il post della scorsa settimana ha mosso la voglia di arricchire le vostre capacità sia personali che professionali. Prima di chiacchierare insieme a voi sugli argomenti di oggi, saluto anche chi, per la prima volta, si è soffermato sui miei articoli; spero siano di aiuto a tutti voi!!! 

Le informazioni che vi darò, per quanto siano inerenti a l’ambito scolastico, possono essere vantaggiose per chiunque, a prescindere dalla sua professione. Infatti l’insegnamento non è solo quello che avviene a scuola ma ha luogo ogni qualvolta si comunica, per volontà o necessità, con qualcun altro. Per cui in luogo di “insegnante” potete sentirvi liberi di sostituire la vostra professione o ruolo.
Il segreto per diventare “bravi” è imitare chi già bravo lo è

per cui guardiamoci attorno, individuiamo i nostri modelli da imitare e osserviamoli attentamente. Dopo aver trovato il tipo di insegnante eccellente, chiedetevi: 

Quali sono le caratteristiche che contraddistinguono la sua eccellenza sia nella vita che nella professione? 
Sono certa che: 
i. Sa quello che vuole. I suoi obiettivi sono precisi, bene definiti e raggiungibili. Conosce perfettamente lo scopo sia di ciò che dice che di ciò che fa. Utilizza tutti i suoi sensi per capire gli altri e comunicare con essi. 
ii. Capisce se sta ottenendo ciò che vuole. Sa ascoltare perfettamente gli altri (non solo con le orecchie!) che dalle risposte che essi gli danno, si procura dei feedback che lo facciano progredire verso l’obiettivo prefissato. 
iii. Ha la flessibilità e la capacità di cambiare. La sua flessibilità riguarda il comportamento e la comunicazione. Si adatta continuamente, in modo da influenzare e coinvolgere gli altri per raggiungere il suo obiettivo
iv. Agisce. Le idee e i pensieri giusti sono fondamentali, ma a questi deve conseguire l’azione nella vita quotidiana. 
Sicuramente gli insegnanti eccellenti conoscono alla perfezione un principio fondamentale che ora citerò che anche voi dovreste tenere sempre a mente: 
“Non possiamo cambiare il comportamento degli altri; possiamo solo cambiare il nostro”. 
Infatti spesso, in classe, il modo in cui vediamo, percepiamo e pensiamo alle cose condiziona i nostri comportamenti, condiziona e influenza i nostri alunni e i nostri colleghi. 
Cosa dobbiamo sapere affinché la nostra didattica sia efficace? 
Per rispondere a questa domanda, ancora una volta, analizziamo gli insegnanti di successo e osserviamo quali sono i principali atteggiamenti mentali (o presupposizioni) adottati per raggiungere il loro massimo livello di potenzialità. 
Ti sarà utile riflettere a lungo su queste presupposizioni: 
  • In qualunque momento, stiamo comunicando qualcosa. Tutto ciò che facciamo davanti ai nostri alunni, le parole che usiamo, le espressioni del volto, la postura, l’organizzazione dell’aula, il posto in cui prediligiamo stare mentre spieghiamo (di fronte alla lavagna, seduti dietro la cattedra, in piedi vicino agli alunni, ecc.), contribuiscono a trasmettere un messaggio. E siate certi che i ragazzi captano perfettamente questo messaggio! Impariamo allora da analizzare tutti i dettagli della nostra comunicazione (anche stando zitti comunichiamo qualcosa).
  • Il significato di ciò che comunichi è la risposta che ottieni. Non possiamo attribuire agli alunni la responsabilità di non aver capito la lezione. Spesso, prima di aspettarci grandi risultati dalla classe, e necessario attuare un cambiamento in noi. COME RIESCI A FAR FARE QUALCOSA A QUALCUNO? LA VERITA’ E’ CHE SEI TU A DOVER FARE QUALCOSA PER PRIMO. 
  • La resistenza è la conseguenza della mancanza di rapport. Per rapport si intende un reciproco sentimento di condivisione e fiducia. Ricorda che i tuoi alunni non sono tanto interessati a ciò che sai o hai ma sono curiosi di sapere chi sei e che cosa è importante per te, e sono in cerca di protezione comprensione. Sapendo ciò, se instauri con loro un forte rapport, subito dopo potrai insegnargli tutte le nozioni che vuoi ed essi non opporranno resistenza: NON TRADIREBBERO MAI CHI HA INSTAURATO CON LORO UN LEGAME! 
  • La mappa che creiamo nella nostra mente non è la realtà. Ciascuno di noi agisce e reagisce in base alle proprie mappe del mondo che derivano dalle esperienze e dalle convinzioni che ognuno ha. Naturalmente ogni persona ha una mappa diversa
  • La persona che definisce il contesto è in grado di controllare la comunicazione e i comportamenti. Quando sarai in grado di riconoscere il significato che si nasconde nel tuo linguaggio, allora sarai in grado di comunicare in maniera efficace. Se stabilirai, con i tuoi alunni, le regole in anticipo, definirai gli indicatori di ciò che seguirà. 
  • Ognuno ha dentro di sé le risorse di cui necessita. Infatti tutti possiamo controllare i nostri pensieri e il modo in cui agiamo. 
  • Tutti possiamo apprendere rapidamente. Ciò significa che ci basta vivere una qualsiasi esperienza una volta soltanto per imparare. Qualsiasi tecnica pratichiamo anche per una sola volta, entra a far parte del nostro repertorio; il nostro cervello non ha bisogno di ripeterlo troppe volte per apprenderle. 
  • Non esiste fallimento. Utilizzando tutti i nostri sensi per capire ciò che ci accade, possiamo renderci conto che stiamo ottenendo ciò che vogliamo o che qualcosa non sta funzionando bene. Anche dagli errori impariamo e quindi “cresciamo”.
  • La persona capace di maggiore flessibilità è quella che riesce a esercitare una maggiore influenza. Le classi sono un ambiente complesso, e a consentirci un maggior numero di scelte e opzioni è la flessibilità di pensiero e di comportamento. Gli insegnanti devono quindi apprendere una vasta gamma di approcci mentali e comportamenti utilizzabili con gli alunni: SE AUMENTA IL NUMERO DI ATTREZZI CHE HAI NEL TUO STRUMENTARIO, AUMENTA IL NUMERO DI COSE CHE PUOI FARE! 
Sicuramente avete fatto esperienza di ciò che oggi vi ho voluto raccontare. 
Sarei felice se chi ha vissuto qualche esperienza di quanto detto oggi, voglia farci un regalo raccontandocela. 


“Un insegnante ha effetto sull’eternità; non può mai dire dove termina la sua influenza”

-Henry Adams-


Daniela Deligia

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