Autostima iFormazione 2018
Autostima iFormazione

Dare una definizione del termine “autostima” non è davvero semplice dal momento che si tratta di un concetto che ha un’ampia storia alle spalle di elaborazioni teoriche: possiamo definirla come l’insieme dei giudizi valutativi che l’individuo dà di se stesso e può essere costruita giorno dopo giorno.

 

Un insegnante entra in aula e dopo essersi posizionato davanti alla cattedra guarda i suoi alunni con attenzione. Poi estrae dal portafogli una banconota da 100 Euro e si rivolge ai ragazzi: “Chi di voi vuole questa banconota?”, e tutti ovviamente alzano la mano rapidamente.

Allora il professore prende la banconota e la stropiccia in malo modo facendone una pallina.

Di nuovo si rivolge ai ragazzi: “E adesso? Chi la vuole questa banconota?”, e nuovamente tutte le mani si alzano.

A questo punto l’insegnante getta la banconota a terra e la calpesta più volte. “E adesso? Chi di voi vuole ancora questa banconota?”, insiste il Professore. Senza alcuna esitazione ogni mano torna ad alzarsi.

A questo punto il Professore, sornione, sorride e spiega ai ragazzi:

Ecco, oggi avete imparato una nuova lezione. Molto importante! Conoscete il valore di questa banconota e sapete che se la stropiccio o la calpesto, il suo valore non cambia. Così funziona per voi. Se le difficoltà della vita vi umiliano e vi fanno sentire calpestati, il vostro valore non cambia. Ricordatelo sempre! Quando conoscete il vero valore di voi stessi, nessuna umiliazione potrà davvero andare ad intaccarlo. Imparate quale è il vostro vero valore ed il valore delle persone a voi più vicine, e non dubitane mai più!”.


Questa storia, che circola da anni sul web, è un ottimo esempio dell’argomento di oggi: l’
autostima.

Il nostro valore è un dato di noi stessi che dobbiamo assolutamente sapere e ad oggi siamo pieni di dati, codici e informazioni su noi stessi che ci rappresentano solo in superficie.

Sappiamo a memoria il nostro codice fiscale ma non conosciamo il nostro valore interiore…abbiamo ben chiaro a chi vogliamo ispirarci ma non sappiamo più riconoscerci delle qualità, che ci appartengono fin da sempre!

Questi valori non li si scopre basandosi su quello che le persone pensano e dicono di noi ma li si può scoprire solo guardandosi dentro…l’autostima non si può aumentare aggiungendo qualcosa dall’esterno: per aggiungere bisogna saper riconoscersi qualcosa!

E’ già dentro di noi e dobbiamo soltanto trovarlo e riconoscerlo.

Attenzione però: questo non vuol dire che dobbiamo passare il tempo ad elencare a noi stessi i nostri pregi e i nostri punti di forza!

No!

I fatti che ci accadono nella vita avvengono per una serie infinita di cause, molte delle quali ci rimarranno oscure perché la nostra tendenza naturale è quella di dare giudizi sul perché certe cose accadono.

O diamo la colpa a noi stessi o diamo la colpa all’esterno.

Facciamo un esempio: se perdo il lavoro posso iniziare a dare la colpa al mio capo, al mio collega, alla società, alla politica… oppure dare la colpa a me stesso, dandomi dell’incapace, dell’inetto, del fallito…

Questa visione duale, cioè questo conflitto tra due sole possibilità, non ci aiuta per niente: per aumentare la nostra autostima infatti, ed usarla correttamente, bisogna saper essere onesti con sé stessi fino in fondo!

Nell’esempio che abbiamo fatto dovrò riconoscere le cause che sono dipese dal mio comportamento e quelle invece esterne, vedendole insieme.

Ad esempio dovrò sapere riconoscere che i miei comportamenti arroganti non mi hanno certo reso simpatico al mio datore di lavoro, e d’altro canto dovrò pur riconoscere che ultimamente il lavoro era così diminuito che per ore avevo ben poco da fare.

Le due cause insieme hanno generato il fatto e non ce n’è una sola. Nemmeno una più grande e una più piccola. E’ l’insieme della cause.

Per avere un’autostima sana bisogna sapere riconoscere i propri pregi e i propri limiti.

Tornando all’esempio di poco fa dovrei riconoscere che devo essere meno arrogante e saper pormi in maniera più corretta e costruttiva con i futuri colleghi e con il mio capo; d’altra parte dovrò anche capire che non è stata tutta colpa mia, il calo del lavoro non è certo dipeso da me.

Avrò altre occasioni per migliorare!

Gli psicologi, a questo proposito, parlano di “io ideale” ed “io reale”, ovvero, l’immagine che abbiamo di noi stessi per quel che vorremmo essere, ed invece l’immagine reale di quello che davvero siamo.

La differenza tra queste due immagini può essere davvero enorme: più grande è questa differenza e maggiori possibilità ci sono che nascano problemi di autostima.

Pensate ad esempio al concetto di “vergogna”: quando una persona agisce in una determinata maniera e dopo si preoccupa eccessivamente di quello che gli altri penseranno di lui/lei…può diventare una vera e propria difficoltà psicologica!

Eppure basterebbe pensare a riconoscere quello che di noi c’era in quella azione e tutto andrebbe a posto in breve tempo.

Se ci riconosciamo in quella azione vuol dire che in qualche maniera noi siamo quell’azione, quindi non dobbiamo vergognarcene: se invece quell’azione non ci appartiene, per quale motivo dovremmo sentirne il peso?

E’ capitata ma non è qualcosa che ci rappresenta, il nostro valore non cambia.

Proprio come per la banconota della storia che vi abbiamo raccontato all’inizio di questo articolo.

Inoltre, sarebbe utile non confondere mai i nostri ideali con il nostro vero valore:posso ammirare il coraggio fin che voglio ma questo non farà di me un coraggioso…posso stimare con tutto me stesso le persone che sanno rimanere fredde e analitiche anche nei casi più difficili ma questo non farà di me una persona fredda e analitica!

E’ sano avere delle ispirazioni da seguire e c’è la possibilità davvero di migliorare sé stessi senza mai confondere ciò che si è con ciò che si vorrebbe essere.

Dobbiamo riconoscerci le nostre qualità ed i nostri limiti. Con onestà.

L’autostima è la conoscenza di sé: conoscere il proprio valore, le proprie caratteristiche, le qualità, i difetti, le paure, i punti deboli… Tutto.

Ecco perché è sempre più necessario imparare a leggere dentro sé stessi poiché il mondo ci scorre veloce davanti e sembriamo troppo presi nel cercare di non rimanere indietro, ma dobbiamo tornare a dare tempo a noi stessi.

Introspezione, ovvero la capacità di guardarsi dentro.

Come si può vivere una vita sana se sappiamo poco o nulla di noi stessi? Come possiamo essere felici se cerchiamo di vivere le vite di altri?

Quali emozioni profonde potremo provare se poi lasciamo incidere la nostra intimità dal giudizio degli altri?

E’ fondamentale capire sé stessi, i propri desideri più profondi e vivere la vita giusta e adatta a noi!

Non perdetevi l’articolo che uscirà nei prossimi giorni sui “Valori Personali”!

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