Tutto ciò che sentiamo, vediamo, percepiamo, genera emozioni.
L’ emozione è un vero e proprio messaggio che sprofonda nella nostra mente e li’ si fissa come fosse una scritta su un muro.
Questi messaggi ripetuti ed emozionanti, entrano a far parte delle nostre esperienze e delle conoscenze, diventano i nostri punti fermi: sono le nostre convinzioni.
Da esse dipenderà il nostro atteggiamento, comportamento, carattere e il nostro modo di pensare. Inconsciamente siamo portati a pensare, parlare, credere, vivere, in funzione di ciò che è stato scritto nel nostro muro, ossia nella nostra mente, nel momento in cui siamo stati i protagonisti principali di ogni singola emozione.
Se ad un bambino viene continuamente ripetuto che è un “pasticcione” e che non fa mai nulla di buono, sicuramente per tutta la vita si comporterà da incapace e sarà la causa di numerosi “pasticci”. E sicuramente se un giorno metterà al mondo dei figli sarà spinto a dire loro che sono dei falliti e dei perdenti.
Per questo motivo risulta devastante dire ai bambini frasi del tipo:
“Non capisci mai niente”,
“Sei il peggiore della classe”,
“Da te non mi aspetto nulla di buono”,
e altre espressioni di questo genere.
La mente dei bambini è come un foglio bianco sul quale scrivere e la penna è in mano dei genitori, degli insegnanti, degli educatori, ma anche dei programmi televisivi che vede, etc. Quel foglio è proprio il muro della nostra mente; quando si è piccoli non vi è scritto nulla poi, primi i genitori, iniziano a scrivere tutto ciò che ritengono giusto o sbagliato, vero o falso, trasferendo tutte quelle credenze che gli sono state trasmesse nella loro infanzia.
Tutto ciò che viene scritto è immagazzinato dal bambino come l’ unica verità, ed è così che si formano le convinzioni che programmeranno e domineranno la sua esistenza.
Se ci si rende conto di aver impresso qualcosa di negativo, è necessario cancellare e ripulire subito il muro. Più passa il tempo più le scritte diventano indelebili, difficili da togliere; magari nel frattempo si aggiungeranno anche altre scritte e a quel punto il lavoro di “pulizia del muro” potrebbe diventare opera ardua.
Spesso le scritte sui muri dei bambini, vista la loro giovane età, possono essere ancora fresche ed è per questo che bisognerebbe ripulire le pareti il più velocemente possibile in modo da poter lasciare spazio alle immagini più belle, pulite e positive.
“Bisogna vivere con semplicità,
e pensare con grandezza”.
(William Wordsworth)
Daniela Deligia

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