Ragazza triste

Tante volte avrete sentito sicuramente parlare del Corso di Autostima o meglio Corso per Aumentare l’Autostima, ma vi siete mai chiesti a chi si rivolge e perché oggi si parla spesso di bassa Autostima?

Come mai si sente la necessità di frequentare un Corso di Autostima e quali sono le aspettative di chi si orienta in questa direzione?
Oggi ne parliamo insieme a Piergiorgio Carlini, docente dei Corsi di iFormazione, Master Practitioner in Programmazione Neuro Linguistica e specializzato in Life, Business e Creativity Coaching.
Vi riportiamo qui di seguito l’ intervista nell’intento di fare luce sul concetto di BASSA AUTOSTIMA.
D. Piergiorgio Carlini, quali sono le maggiori difficoltà che lamentano le persone che partecipano ai Corsi di Autostima?

R. Le persone che si rivolgono a me lo fanno perché non sono soddisfatte della loro situazione, non sanno con precisione che cosa li costringe a vivere una vita di cui non sono felici.

D. Quindi sanno già in partenza di avere una bassa autostima?

R. Assolutamente no. Le persone associano i problemi di bassa autostima ad un problema psicologico legato alla depressione, invece chi ha una bassa autostima può anche star bene apparentemente, non manca loro il sorriso ma permane un senso perenne di insoddisfazione. Si può capire quando una persona ha una bassa autostima da ciò che è e che ha realizzato e da ciò che pensa di NON poter realizzare.

D. Si può quindi cambiare atteggiamento?

R. Si può cambiare atteggiamento prendendo consapevolezza della situazione, di ciò che si è e, per dirla in parole povere, di ciò che si DOVREBBE fare.
Perché anche il solo fatto di riconoscere di avere una bassa autostima è un bel passo avanti, ciò significa infatti mettersi nell’atteggiamento giusto ossia predisporre le basi per un percorso di crescita.
James Allen diceva che nessuno può aiutare un’altra persona se quest’ultima non lo vuole e ancora allora questa deve sviluppare la forza che ammira nell’altra persona.

D. In che modo dunque è possibile cambiare questo atteggiamento?

R. I nostri pensieri agiscono sul nostro stato emozionale e sulla nostra fisiologia: come i nostri pensieri influenzano la nostra fisiologia, allo stesso modo noi possiamo agire su di essa per modificare i nostri pensieri in una sorta di doppio legame.
Pensiamo ad una persona che soffre di depressione: i suoi pensieri negativi si riflettono anche sul suo atteggiamento. La sua postura sarrà spalle ricurve e capo chino. 
Se noi gli insegniamo invece a modificare la posizione del corpo facendogli assumere una corretta postura, piano piano anche i suoi pensieri cambieranno e di conseguenza migliorerà anche la sua fisiologia. Non si è mai vista una persona depressa in posizione fiera con busto eretto cantare, ballare o sorridere!
Altra cosa, per migliorare la propria autostima è fondamentale migliorare la propria capacità di comunicare, soprattutto è fondamentale migliorare la comunicazione con noi stessi, il dialogo interno, perchè influenza i pensieri su cui ci focalizziamo e, di conseguenza,  nelle nostre azioni.

D. Chi partecipa al Corso di Autostima cosa si aspetta?
R. Parto dal presupposto che chi partecipa al Corso di Autostima non ha solo una bassa autostima ma tutta una serie di limiti derivanti da credenze e convinzioni su come le cose debbano essere fatte e peggio ancora su loro stessi perché dicono che “sono fatti così”, che ” è il loro carattere” e che non si può cambiare ma solo smussare.
Dunque vengono per cercare di “stare meglio”, ma non sanno che cos’è per loro questo “star meglio”:
Quello che faccio io è partire dal renderli consapevoli e insinuare dentro la loro testa che è POSSIBILE CAMBIARE veramente. Ma solo se sono disposti a farlo.
Silvia Busanca

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