Perchè ogni essere umano ha una visione diversa della realtà?

Gli esseri umani fanno esperienza di sé e del mondo attraverso i cinque sensi o modalità (vista, udito, sensazioni,  odorato, gusto). Queste modalità sensoriali sono anche gli strumenti che le persone usano per codificare, organizzare, immagazzinare e attribuire significato a ciò che arriva loro dal mondo esterno e vengono chiamati sistemi rappresentazionali.
Noi processiamo la realtà interiormente, traducendo in corrispondenti rappresentazioni sensoriali (o mappe) che costituiscono una
versione simile e “ridotta”, una sintesi, di quanto percepito originariamente.
Può sembrare ovvio, ma è molto importante da ricordare: la realtà (esterna) e le nostre percezioni della realtà (interne) non sono la stessa cosa.
Le persone hanno una tremenda ricchezza e abbondanza di informazioni sensoriali che sono loro disponibili in tutti i sistemi in qualsiasi momento. Gli input sensoriali vengono filtrati in vari modi dal sistema nervoso centrale, permettendo così ad un numero limitato di informazioni sensoriali di giungere alla consapevolezza cosciente in qualsiasi particolare momento. Questo meccanismo di filtro opera attraverso una serie di operazioni sistematiche: cancellazioni, distorsioni, generalizzazioni. Senza questi filtri neurologici, la gente verrebbe sopraffatta da una marea di informazioni irrilevanti. Questi processi di modellamento rendono possibile agli esseri umani di mantenere modelli coerenti con la loro esperienza.
Visivo = V
Auditivo =A
Cinestesico =K
 
Visivo (V):
Le persone con un sistema rappresentativo visivo forte tendono a rappresentarsi il mondo per immagini e, conseguentemente, tendono a parlare rapidamente per poter stare al passo con le immagini che hanno nel cervello. Spesso il loro tono di voce è acuto, nasale o forzato. Quando pensano visivamente, la loro faccia tende a impallidire. Stanno o siedono con la testa dritta in alto e con gli occhi verso l’alto, si muovono con movimenti veloci e forti, in genere camminando velocemente, con la testa in alto. Tendono a fare respiri poco profondi e con la parte alta dei polmoni (respirazione toracica). Stanno sedute in avanti o su una parte della sedia. Trovano dei ricordi vedendo delle immagini e sono meno indirizzate su suoni e parole (e non ne vengono distratte). Trovano difficoltà con l’istruzione verbale visto che i loro pensieri possono scappare con le immagini. Amano esprimersi con metafore visive, dicendo come gli “appaiono” le cose, quali sono gli “elementi che vedono profilarsi”, quali sono gli aspetti “chiari” e quelli “oscuri”. Le persone preferiscono sapere che ASPETTO hanno le cose.
Auditivo (A):
Poiché le parole hanno per la loro grande importanza, le persone auditive fanno più attenzione ai vocaboli che usano. Hanno una voce più sonora, parlano in maniera più lenta, più ritmica, più misurata, con tono uniforme e più limpido.  Muovono i loro occhi spesso di lato e respirano con la parte centrale del torace facendo muovere anche il diaframma. Parlano molto da sole (talvolta muovono le labbra quando parlano da sole) e vengono facilmente distratte dai rumori. Riescono a ripetere letteralmente le parole come le hanno sentite. Imparano ascoltando, amano la musica e le telefonate. Le persone auditive si muovono più lentamente delle persone visive. Tengono la testa dritta o leggermente piegata, come se stessero ascoltando. SENTONOvolentieri che fanno bene le cose ed amano ricevere una risposta verbale. Utilizzano ed amano espressioni come: “Ci risentiamo!” “Mi suona bene” ecc.
Cinestesico (K): 
Le persone cinestesiche sono ancora più lente delle persone auditive. Percepiscono il mondo attraverso le “sensazioni” e reagiscono soprattutto in modo fisico, toccando le persone. Respirano profondamente, ciò si vede dal movimento della pancia (respirazione addominale). Tengono la testa bassa, con i muscoli del collo rilassati. Quando sono in modalità cinestesica il loro colorito tende al rossore. In genere camminano lentamente con movimenti graduali e parlano anche molto lentamente. Hanno un tono di voce profondo, parlano in maniera lenta, quasi impastata a volte con lunghe pause. Utilizzano metafore tratte dal mondo fisico: cercano di “cogliere” qualcosa di “concreto”, di “afferrare la realtà”, vogliono “entrare in contatto con gli altri”. Le persone cinestesiche sono più vicine agli altri rispetto alle persone visive, usano molto l’intuizione. Non hanno sempre bisogno di parlare per capire la gente o le cose, sanno quando va bene, lo avvertono e lo SENTONO FISICAMENTE. Si ricordano le cose ripassandole, rivivono di nuovo fisicamente le loro esperienze.

SCRIVI UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here