Eppure ci credereste se vi dicessi che siamo noi stessi a crearcelo? Lo so, è difficile anche solo pensarlo, facciamo tanto per combattere lo stress, cerchiamo di allontanare o addirittura evitare le situazioni che ci provocano stress ma in realtà è con noi stessi che dovremmo fare i conti.
Provate per un attimo a pensare ad una situazione per voi stressante: se provo ad indovinare i vostri pensieri immagino che qualcuno starà ricordando quel fatidico esame che non riusciva a passare, altri staranno ripensando ad un colloquio di lavoro particolarmente impegnativo, molti di voi sicuramente si staranno concentrando sul ricordo di una brutta litigata con il partner o in famiglia o
sulle ramanzine subite sul posto di lavoro per qualche imprecisione.
sulle ramanzine subite sul posto di lavoro per qualche imprecisione.
Insomma ognuno di noi potrebbe avere mille motivi per essere stressato: tutto oggi viene visto come fonte di stress, perfino una giornata uggiosa o la coda in mezzo al traffico.
Stando così’ le cose dovremmo essere tutti impazziti! Come mai allora alcune persone riescono a mantenere il controllo e a combattere con efficacia lo stress e altre invece ne cadono vittime? E’ tutta una questione di testa!
Non sto parlando di intelligenza ma di atteggiamento mentale!
Il nostro modo di affrontare le cose, di relazionarci con noi stessi e la vita fanno la differenza.
Quindi più che cercare in tutti i modi di combattere lo stress con chissà quali pratiche orientali dovremmo cercare di combattere contro la nostra chiusura mentale, adattandoci alle situazioni impreviste, cercando di non fare un dramma di ogni situazione e soprattutto imparando a dare alle cose che ci accadono il giusto valore utilizzando come metro di misura la nostra vita.
Vi faccio un esempio: quando ci arrabbiamo con qualcuno o a causa di un evento, tendiamo sempre a incolpare le persone o le situazioni del nostro stato d’animo, mentre siamo noi gli unici responsabili, siamo noi che permettiamo ad altri o ad altro di provocarci quegli stati d’animo, dobbiamo allora lavorare su noi stessi per raggiungere quell’equilibrio, quell’armonia interiore che non potrà essere intaccata da niente e nessuno.
Ma state tranquilli, non mi sono dimenticata di parlarvi delle semplici regole per combattere lo stress, eccone alcune:
- Sii meno esigente con te stesso: troppo spesso ci poniamo degli obiettivi poco realistici o comunque non alla nostra portata, dovremmo imparare a dare il giusto peso a ogni cosa, senza inseguire la perfezione che troppo spesso invece di condurci ai nostri obiettivi ci carica di tensioni inutili e stress che ci ostacolano nel nostro percorso.
- Impara a gestire al meglio i tuoi impegni: Una scarsa programmazione delle proprie attività, che siano delle pagine da studiare per un esame o un meeting aziendale può condurre a situazioni di stress. E’ sempre meglio pianificare, organizzare nei dettagli le nostre attività in modo da non farci cogliere dallo sconforto e dall’ansia all’avvicinarsi delle scadenze.
- Individua ciò che ti provoca tensioni e cerca di evitarlo : cerca di prestare attenzione a tutto quello che ti provoca rabbia o stati d’animo negativi e cerca di allontanarlo dalla tua quotidianità. Al contrario individua qualcosa che ti provoca serenità e cerca di introdurlo più spesso nelle tue giornate. Vi faccio un esempio tratto dallo sport: chi vuole dimagrire spesso tende a chiedere consiglio a chi pratica attività fisica per capire in che modo poter perdere peso, la maggior parte consiglierà la corsa. Ma non tutti amano correre, molti si annoiano e si demotivano, cosa che aggiunta alle rinunce della dieta farà presto abbandonare i buoni propositi. In questo caso la migliore soluzione sarà optare per un’altra attività, ad esempio la bicicletta o le lunghe camminate che aiuteranno lo stesso a perdere peso ma preserveranno quel benessere mentale che è fondamentale per raggiungere i nostri obiettivi.
- Esprimi sempre le emozioni e i sentimenti: covare rancore, rabbia o non comunicare ciò che si ha da dire ci porta solo frustrazione, tensione e malessere e dunque stress. E’ sempre meglio dire liberamente ciò che si pensa, senza il timore di essere giudicati, dobbiamo mostrarci per quello che siamo e imparare ad accettarci e fare in modo che anche gli altri lo facciano. Nessuno è perfetto, qualche difetto è concesso a tutti!
- Abbandona gli schemi mentali: cerca di non costrurti troppe aspettative e fa in modo di adattarti agli eventi, ne guadagnerai in salute e nello stesso tempo eviterai quelle delusioni che spesso sono causate da ciò che noi ci aspettiamo da persone e situazioni!
- Cerca di trovare il buono anche nelle situazioni negative: non è facile essere ottimisti quando tutto ci va storto, questo lo so bene! Ma come si dice “non tutti i mali vengono per nuocere”: davanti a situazioni stressanti o negative sforzati di pensare a ciò che di positivo hai intorno a te e cerca di volgere la situazione a tuo vantaggio. Un esempio? Un esame universitario andato male è solo una piccola parte di tutto ciò che vi circonda, al momento vi sembra che non vi sia nulla di positivo, ma a pensarci bene potete prepararlo meglio e prendere magari un voto alto alla prossima sessione, nel frattempo avete sempre gli amici con cui distrarvi e magari quella chiaccherata davanti a un caffè che avete rimandato a causa dello studio, è il momento di rilassarvi e scacciare la tensione!
Se non è sempre possibile allontanare le situazioni di stress dalla nostra vita, facciamo in modo di allontanarci noi dallo stress, e impariamo a farlo contando su noi stessi! Provarci non costa nulla no?
Silvia Busanca
In queste situazioni, soprattutto negli esempi dei consigli per nn crearci lo stress mi riconosco in prima persona. cercherò di seguire i tuoi consigli. grazie mille
Grazie a te per il commento! A volte basta imporsi alcuni accorgimenti per limitare le situazioni stressanti! Volere è potere!
Alla prossima!
mi piace ricordare che lo stress di per sé non è un male, ma un messaggio e talvolta una risorsa. Non voglio farne una lezione, però riassumo brevemente dicendo che lo stress (come lo chiamiamo oggi), altro non è che un conseguente aumento di tensione, sollecitato talvolta dall'attenzione, dalla preoccupazione o da una protratta paura, quest'ultima indispensabile quando, per mangiare, si doveva attaccare quasi a mani nude un animale. Lo stress (adrenalina) veniva poi sfogata nel momento dell'attacco. Oggi andiamo in palestra, nascono le alimentazioni vegetariane per eliminare i cibi eccitanti e altre cose che conoscete meglio di me, ma tutto questo per dire che ciò che riteniamo talvolta negativo, è solo dettata dalla scelta dell'uso che ne facciamo; e qui mi allaccio all'articolo il quale giustamente riconduce a noi stessi la fonte di rabbia o fastidio che sia.
Non dimentichiamo … il nostro corpo ci parla … ascoltiamolo.
Luigi
Ti ringrazio Luigi per le tue utilissimi osservazioni.
Mi scuso se c'era sfuggito il tuo commento all'articolo, e anche se in ritardo apprezzo il tuo intervento, sono sicuro che sarà stato gradito anche dai nostri lettori.
Un caro saluto.