Pochissimi sono gli uomini orientali che sono stati in grado di influenzare con il loro pensiero anche l’occidente. Soprattutto è davvero raro trovare pensatori orientali che già nell’antichità hanno avuto successo in Europa.
Il più grande di questi pensatori, capaci di tale impresa, è probabilmente Confucio.
E’ davvero impensabile al giorno d’oggi figurarsi come un uomo nato più di cinquecento anni prima di Cristo, in Cina, possa essere diventato talmente noto da far uscire il suo nome dai confini cinesi e approdare nella più alta considerazione mondiale.
La famiglia di Confucio era di nobili origini ma non era particolarmente ricca. Ancora piccolo perde il padre, e la madre deve impegnarsi molto per riuscire a dare al figlio una istruzione impeccabile.
Il periodo in cui vive Confucio è piuttosto triste, misero e violento: guerre tra feudi, instabilità politica, grande corruzione. Ovviamente le notizie che abbiamo su di lui, sono piuttosto poche ma quello che è sicuro è che Confucio riuscirà a risollevare le sue sorti.
Confucio farà una scalata sociale destinata a condurlo nella casta degli “Shì”, ovvero una classe sociale a metà tra i nobili e le persone comuni. Tutto questo grazie alle sue smisurate capacità intellettuali.
Confucio è un uomo misurato, sobrio, umile che sceglie di vivere in campagna per condurre una vita appartata, contraddistinta da digiuni e dalla trasmissione del sapere: per i suoi insegnamenti non vuole farsi pagare, ma predilige offerte in natura.
Confucio ha una visione della vita che si basa su un’etica collettiva e individuale che affonda le proprie radici nella giustizia e nella rettitudine, ma anche nell’importanza delle relazioni sociali e delle tradizioni rituali.
La sua etica è molto ferrea: lealtà e rispetto del prossimo, sono tra le doti indispensabili, così come l’amore per la conoscenza e il miglioramento di sé e degli altri.
Si considera come un tramite del sapere che viene dagli antichi, per questo chiede ai suoi discepoli di studiare le antiche conoscenze e trarre insegnamenti per il presente.
La classe dirigente dell’epoca però guarda alle attività di Confucio con sospetto e emargina a tal punto il filosofo che egli si vede costretto a scappare in esilio.
Si sposta spesso e prova a trovare lavoro presso vari governatori. Diversi anni dopo tornerà ad insegnare nello stato di Lu, e le sue lezioni tornano ad avere grande successo.
Questa volta però anche il potere costituito riconosce i meriti al vecchio maestro, e negli ultimi anni di vita il filosofo diventata molto rispettato a corte.
Purtroppo in questo periodo dovrà affrontare ancora un brutto tiro del destino: il tradimento di Rau Qin, uno dei suoi allievi prediletti. Altri dispiaceri accompagnano il vecchio maestro: la morte del figlio Li, e di Yan Hui un altro allievo a cui era molto legato.
Alla veneranda età, per l’epoca, di sessantacinque anni, si sposa in seconde nozze con una quindicenne. Il potere dell’epoca però non riconosce la validità di questo matrimonio.
Confucio muore all’età di 72 anni.
I discepoli del maestro raccoglieranno e organizzeranno il materiale e gli insegnamenti del filosofo nei “Dialoghi”, opera che darà il via al confucianesimo.
I suoi insegnamenti sono arrivati alle nostre menti moderne ed occidentali soprattutto sotto forma di piccole frasi, aforismi, massime. Molto potenti e precise.
Ve ne riportiamo qualcuna senza dimenticare di rimandarvi a leggere altre biografie di grandi uomini del passato capaci di segnare il loro tempo e di rendersi immortali, come lo scienziato Galileo, o il genio della musica Bach.
“Colui che desidera assicurare il bene di altri si è già assicurato il proprio”
“Vedere ciò che è giusto e non farlo è mancanza di coraggio”
“Guardatevi bene soprattutto dal cercare o dal disprezzare l’approvazione degli uomini, ma accogliete lodi e disprezzi con la medesima indifferenza”
“Imparare senza pensare è fatica sprecata. Pensare senza imparare è pericoloso”
“Il Cielo non ha parenti; tratta egualmente tutti gli uomini”
“L’uomo superbo si pone sopra gli altri e crede che gli si debba ogni cosa; gli altri, per al contrario, lo mettono nell’ultimo grado, né gli concedono nulla”
“Per mettere il mondo in ordine, dobbiamo mettere la nazione in ordine. Per mettere la nazione in ordine, dobbiamo mettere la famiglia in ordine. Per mettere la famiglia in ordine, dobbiamo coltivare la nostra vita personale. Per coltivare la nostra vita personale, dobbiamo prima mettere a posto i nostri cuori”
“Non fare del bene se non hai la forza di sopportare l’ingratitudine”
“Solo i più saggi o i più stupidi degli uomini non cambiano mai”
“Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo momento migliore è adesso”