Ogni arte, ricerca, azione e scelta, avviene in vista di un fine che appare valente e desiderabile. I fini delle attività umane sono diversi e alcuni di essi sono bramati al fine di intenti superiori; per esempio, si desidera la ricchezza per la soddisfazione e il piacere che da essa può derivare.
Ci deve essere un bene supremo, un traguardo desiderato da tutti in quanto tale, ossia un bene sommo , che Aristotele identifica con la felicità.
L’ uomo sarà felice se vive secondo ragione; e questa è la virtù. Alla vita secondo virtù è congiunto il piacere. La vita è la vera attività dell’ uomo ed il piacere rende perfetta qualsiasi solerzia umana, alimentandola e motivandola.
Secondo Aristotele i beni esteriori come ricchezza, bellezza o potenza, possono facilitare la vita virtuosa ma non possono determinarla. La virtù e la malvagità dipendono solo ed esclusivamente dagli uomini, dalle scelte che essi fanno in vista del fine supremo.
Poiché nell’ uomo oltre la parte razionale dell’ anima c’è la parte appetitiva che, pur essendo priva di ragione, può essere diretta e dominata dall’ intelletto, ci sono così due virtù fondamentali: quella intellettiva (dianoetica) che consiste nell’ esercizio stesso della ragione e quella morale (etica) che consiste nel dominio della ragione sugli impulsi.
La virtù intellettiva comprende la scienza, l’ arte, la saggezza, l’ intelligenza e la sapienza.
Poiché la virtù come attività propria dell’ uomo è la stessa felicità, la felicità più alta consisterà nella virtù più alta e la virtù più alta è quella teoretica, che culmina nella sapienza. Difatti l’ intelligenza è l’ attività più alta che c’è in noi; e l’ oggetto dell’ intelligenza è ciò che c’è di più alto in noi e fuori di noi. Il sapiente basta a se stesso e non ha bisogno, per coltivare ed estendere la sua sapienza, di nient’ altro che non abbia in se stesso. La vita del sapiente è fatta di pace e serenità in quanto il fine è nella sua attività della sua intelligenza.
La principale tra le virtù etiche è la giustizia, sia intesa come giustizia legale connessa alle leggi che come giustizia particolare che concerne l’ agire in vista del guadagno nell’ ambito dei rapporti con gli altri.
“La felicità non è nei beni fuori di noi”
(Aristotele)
Daniela Deligia