Anche oggi voglio riflettere con voi genitori sull’educazione più adeguata da dare ai vostri figli, soprattutto in questo periodo in cui i ragazzi spesso ci appaiono poco maturi e responsabili. Di chi è la colpa? Quali sono gli errori più comuni?
Mi è capitato di vedere (e sentire) molti genitori sicuri che educare significhi incolpare, rimproverare, brontolare, fare la predica e intimorire  il proprio figlio.Niente di più sbagliato! Nei post precedenti abbiamo detto più volte che formare non significa imporre, terrorizzare e neanche controllare, ma per educare al meglio i figli occorre rispettarlo, aiutarlo e, naturalmente, essere un valido esempio per la sua vita.
“IL prezzo della grandezza è la responsabilità
(Winston Churchill)

Tra gli strumenti più efficaci per l‘educazione dei vostri figli è orientarlo con amore e pazienza a diventare una persona responsabile. 
Chiariamo meglio…


Per diventare una persona responsabile, il bambino deve imparare a riconoscere i suoi errori e le loro cause come qualcosa di assolutamente normale, e che sviluppi l’intenzione e la capacità di correggerli.  Per esempio, quando un bambino prende un brutto voto a scuola, di solito dice: “L’insegnante mi ha dato un brutto voto”. In questo modo il bambino tende a dare la colpa all’insegnante. Se invece prende un bel voto, dice: “Ho preso un bel voto”. In questo caso il bambino si prende la responsabilità di ciò che ha fatto perché il risultato è stato positivo. Poco logico vero? Il bambino deve imparare ad assumersi la responsabilità e imparare a riconoscere i propri errori.. Infatti se i vostri figli non riconoscono i propri errori, difficilmente potranno correggerli. 

Quando però vostro figlio ammette di aver fatto un errore, non arrabbiatevi ma invece incoraggiatelo a correggere il suo errore e a non ripeterlo. Permettendogli di sbagliare e insegnandogli a imparare dagli errori, trasformerete vostro figlio in una persona sicura di sé, matura e responsabile. I bambini che temono la responsabilità incolperanno sempre gli altri per qualunque cosa.

E  così, quando diventeranno adulti, saranno le classiche persone logorroiche che ce l’ hanno con tutti e tutto: politici, economia, datore di lavoro, partner, sfortuna, e via di seguito. Una lista infinita di scuse pronte per ogni situazione che fa dell’autoinganno uno stile di vita, poco producente aggiungerei!!!

Evitate i rimproveri (pallosi oltretutto!) e insegnate ai vostri figli a sentirsi gli unici responsabili delle loro azioni. Il bambino deve capire che è lui e solo lui a essere danneggiato dai propri errori, che è lui  a risentirne per non aver fatto bene le cose. 

Sono certa che tutti voi desiderate  figli responsabili che sappiamo trarre benefici anche dai propri errori, e allora datevi da fare, se i vostri comportamenti saranno sempre coerenti e chiari otterrete ciò che è più giusto per loro. Cosa significa? Che prima di tutto voi, nella vostra vita, sappiate riconoscere e correggere i vostri errori. Ricordatevi che l’arma più forte è il buon esempio! Così facendo vostro figlio vi apprezzerà, imparerà da voi e vi imiterà.

“Chiunque tu sia e qualunque cosa tu faccia, se desideri qualcosa con fermezza è perché questo desiderio è nato prima nell’anima dell’Universo, ed è la tua missione sulla Terra”
(Paulo Coelho)

Mettete sulle spalle dei vostri figli il peso della responsabilità di tutto ciò che fanno (e dicono), insegnateli a prendere decisioni non contraddittorie.
Vi suggerisco qualche consiglio per aiutarvi a raggiungere il vostro obiettivo:

  • Non fornite ai vostri figli scuse a cui appigliarsi per scappare delle proprie responsabilità; sono da evitare espressioni come “sei piccolo per capire”, Anche io avrei fatto lo stesso”, “la maestra non ti capisce”, e così via
  • Correggete i vostri figli quando dicono “non è colpa mia”, “non mi rimproverare”, “non ho potuto evitarlo”, e altre di questo genere
  • Cercate soluzioni anziché colpevoli
  • Educate i bambini alla verità
  • Non permettete  ai vostri figli di litigare e incolparsi a vicenda
  • Non giustificate i vostri figli con  frasi tipo “Sei tale e quale a tuo nonno”, “non sei bravo in matematica perché tutti in famiglia non siamo portati”, ecc
  • Non svolgete per lui i suoi compiti (sia quelli scolastici che domestici o personali)
  • Permettete ai vostri figli di esprimere liberamente le proprie opinioni
  • Siate dei modelli di coerenza e responsabilità.  

Sono certa che tutti voi volete essere dei bravi genitori, molti di voi già lo saranno, e allora scambiamoci liberamente idee ed esperienze, in modo da crescere ogni giorno di più.
 E, come sempre, il discorso non finisce qui ma… continua!

Daniela Deligia

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