Oggi vi parlerò di un modello molto potente chiamato ancoraggio. L’ancoraggio si basa sulla relazione fra corpo e mente: si tratta di legare ad una specifica azione una sensazione particolare tramite dei veri e propri ponti di neuroni; infatti il cervello umano ragiona per connessioni, collegando automaticamente due stimoli sensoriali differenti quando essi si presentano secondo uno schema preciso. In natura questo processo è vitale per l’apprendimento (appoggio la mano sul fuoco e sento dolore, il fuoco è caldo, quindi se appoggio la mano su qualcosa di caldo sento dolore), ma si può forzare per ottenere tutte le reazioni desiderate.
Con l’abilità e la costanza, le ancore possono influenzare noi stessi ma anche i bambini, i genitori e i colleghi. In ogni momento creiamo delle ancore, sebbene la maggior parte delle persone non lo faccia in modo sistematico. E’ possibile condizionare non solo un riflesso fisico, ma anche uno stato emotivo (per es. sicurezza in se stessi, entusiasmo, calma, ecc.).
L’ancoraggio è quel processo attraverso il quale un ricordo, una sensazione o un diverso tipo di risposta, viene associato, ancorato appunto, a qualcos’altro.
E’ un processo naturale che avviene senza che ne siamo consapevoli.
Ecco un esercizio che ti insegnerà a crearti delle ancore positive:
1. Identifica una sensazione che vorresti provare in una determinata situazione.
2. Pensa a una situazione in cui hai già provato quella sensazione, oppure immaginala. Ricorda che la mente non distingue la realtà dall’immaginazione.
3. Pensa ai minimi dettagli di questa situazione.
4. Ritorna a quella situazione e rivivila intensamente.
5. Nel momento in cui la sensazione inizia ad intensificarsi, associala a un gesto specifico.
6. Quando la sensazione raggiunge il culmine dell’intensità, innesca la tua ancora.
7. Apri gli occhi e fai qualcos’altro (interruzione di stato).
8. Ripeti i passaggi precedenti più volte, finché l’ancora diventa forte e intensa.
9. Fai una verifica dell’ancora il giorno seguente per essere certo che l’ancora sia permanente.
Ovunque e in ogni momento, il processo di ancoraggio si ripete attorno a noi e dentro di noi. La maggior parte del tempo non ne siamo consapevoli, e questo rende l’ancoraggio una forza potente nella nostra vita. Capire come funziona e come possiamo utilizzarlo per lavorare su noi stessi e per influenzare gli altri è una capacità fondamentale per chiunque operi a contatto con le persone.
Nell’esperienza quotidiana di insegnante, un alunno che abbia vissuto una forte emozione in conseguenza di ciò che hai fatto potrà associare a tale emozione qualsiasi cosa tu faccia o dica. Solitamente ciò avviene a livello inconscio; quindi, ogni volta che farai o dirai la stessa cosa, nello stesso modo, in presenza di quell’alunno susciterai in lui, almeno parzialmente, la stessa sensazione. Essere consapevoli di questo fenomeno ci consente di capire quali risposte ancoriamo nelle altre persone e il modo in cui lo facciamo.
E ricordate: se non stiamo attenti e consapevoli, così come è naturale ancorare sensazioni piacevoli è possibile ancorare anche sensazioni negative, demotivanti e distruttive.
Daniela Deligia