Ti starai chiedendo “che lingua parlano?!”, e magari ti dai la risposta “bè, la stessa!”. In parte la tua risposta è esatta, entrambi usano gli stessi vocaboli e le stesse espressioni; eppure gli uomini e le donne si fraintendono con estrema facilità. Infatti se da un lato i vocaboli e le espressioni sono le stesse per entrambi, dall’altro sono differenti i significati e le connotazioni o enfasi emotive.
La principale causa dei litigi tra un uomo e una donna è relativa alla comunicazione; è raro infatti che pur usando le stesse parole, essi vogliano dire la stessa cosa. Per esempio, quando una donna dice al proprio compagno “tu non mi ascolti mai”, non si aspetta che l’uomo interpreti letteralmente quel mai; per la donna è solo un modo per esprimere una sua frustrazione, l’uomo la scambia per informazione reale: “proprio mai? in nessuna occasione ti ascolo?” Accade che le donne per esprimere i loro sentimenti utilizzino metafore, superlativi e generalizzazioni che gli uomini erroneamente interpretano alla lettera.
L’uomo deve quindi imparare che il modo di pensare e di parlare della donna è diverso, deve capire che le sue frasi drammatiche non vanno prese alla lettera e sono semplicemente il modo in cui le donne esprimono i loro sentimenti.
Se per un uomo è difficile interpretare e aiutare una donna che parla dei suoi stati d’animo, per la donna invece, l’ostacolo più arduo consiste nell’interpretare e aiutate un uomo che non parla; spesswo per le donne il silenzio è fonte di equivoci. Gli uomini, prima di reagire o parlare, rimuginano in silenzio o pensano a ciò che hanno sentito o sperimentato. E’ necessario che una donna capisca che quando un uomo tace, in realtà sta dicendo: “Ancora non so cosa dire ma ci sto pensando.”
La donna deve quindi imparare a capire il silenzio dell’uomo, non deve criticare il suo bisogno di solitudine, non deve cercare di risolvergli il problema (lo sa fare da solo!), non deve interrogarlo sul suo stato d’animo, non deve preoccuparsi ne dispiacersi del suo silenzio (è normale, è nel suo stato di “risoluzione del problema”), deve fare qualcosa che la renda felice (se lui la vede giùà, il suo siloenzio si prolungherà ulteriormente, la vede come un’altro peso da risolvere).
Quando sorgono malintesi, ricordate sempre che uomini e donne parlano lingue diverse, riflettete con calma per capire ciò che il vostro compagno intende realmente dire. Ci vuole esercizio, ma ne vale la pena!
Daniela Deligia
Grazie mille per queste riflessioni che ho letto molto volentieri e le reputo vere, ma purtroppo non è facile incontrarsi da questo punto di vista, nel senso che per esperienza personale è una gran fatica comprendersi e a volte per quanto si provi non si riesce, può capitare che ciò si svolga a senso unico e non si va da nessuna parte…anche perché magari non si è a volte probabilmente fatti per stare insieme, comunque molto interessante, ci proverò già da single cosi' inizio ad esercitarmi almeno mentalmente all'idea, grazie ancora! Un salutone!
Grazie Daniela per il tuo commento.
Si, hai ragione non è facile, spesso davanti alle incomprensioni ci convinciamo di essere sbagliati o di non esser fatti appunto l'uno per l'altra, nel caso delle relazioni di coppia.
Altre volte invece sbagliamo proprio il modo di comunicare, pensiamo troppo spesso a far valere il nostro punto di vista, senza curarci di ascoltare.
Sarebbe opportuno che ognuno di noi, uomini e donne, capisse in che modo gestire la comunicazioni e quali errori evitare.
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